MondoVecchio. Unicità di un uomo

Amato Dora Celeste

15.00

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Descrizione

«Arrivata da pochi giorni nella mia casa al mare, a Poseidonia, Pesto, Paestum – ogni epoca un nome – ancora una volta, immaginavo i miei mesi lì non come una vacanza ma come un vivere dei giorni diversi ma sempre lungo lo stesso filo conduttore rispetto a quelli in città […]. Ero arrivata nella casa di Alice – come alcune anime belle mi chiamavano – con un desiderio, o, meglio, una necessità di “sistemare” tutto l’archivio dei ricordi. Tra essi, prioritari, gli incontri con Sergio e Bruna, fonti di riservatezza e verità […]. Ma, ora e qui, racconto di Sergio e non di me. Però avevo sempre potuto, voluto, immaginare quel mondo che, dai treni e dai trenini, arrivava alla stazione di Paestum e, prima ancora, al Casello n. 21 […]. Un numero, una voce roca, forse ostile all’ascolto del mio nome, la notizia, “sai cos’è successo, vero? Sergio non c’è più”…».
Sergio Vecchio aveva un mondo tutto per sé, radici magnogreche e, ahimé, incapacità di capire, da… altri mondi, la sua generosità nel voler donare il suo Archivio-Museo secolare, perché, sin da piccoli, si potesse comprendere
chi siamo e da dove proveniamo.
D.C. A.

 

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