Mito e realtà della nazione napoletana

Musi Aurelio

15.00

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Descrizione

La nazione napoletana fu una realtà storica che andò configurandosi
dall’Umanesimo all’Unità d’Italia durante i secoli di sviluppo del Regno
di Napoli, poi delle Due Sicilie dal 1816. Fu la rappresentazione
dell’autocoscienza e del sentimento di appartenenza ad una comunità
politica, la nazione-Regnum, con caratteri distintivi: la fedeltà alla sovranità
monarchica, il primato della Capitale che andò sempre più identificandosi
con l’intero Regno, l’accelerazione del livello della decisione politica
rispetto al ruolo e al peso delle forze economiche e sociali. Nella lunga
e complessa transizione dagli antichi Stati all’unificazione della penisola,
il sentimento della doppia appartenenza, della doppia patria, napoletana
e italiana, fu assai presente e vivo in forze e gruppi meridionali
che parteciparono al Risorgimento. La storia passata e recente ci consegna
una questione su cui varrebbe la pena riflettere a conclusione del percorso
proposto in questo libro: la continuazione, per altre vie e con altri mezzi,
dei tre caratteri storici della nazione napoletana. Napoli, l’ex capitale,
continua a pesare positivamente e/o negativamente nei processi storici
complessivi del Mezzogiorno. L’identificazione dei napoletani
nel re e nell’istituzione monarchica ha cambiato forma ma non sostanza,
trasformandosi spesso nel legame e nella fedeltà del popolo napoletano
ad una personalità carismatica: ed il populismo è diventato la variabile
distorta della nazione napoletana. Infine il livello del politico,
in tutte le sue espressioni, ha rappresentato e rappresenta ancora un fattore
di assai più forte accelerazione rispetto al peso, alle dinamiche e ai tempi
delle forze economiche e sociali del territorio e al loro contributo
al rinnovamento.

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