L’insostenibile sofferenza della periferia. Le periferie napoletane dagli anni ’50 ad oggi
€25.00
Barbera Filippo
Descrizione
Il problema “periferie” costituisce oggi il nodo cruciale per il futuro di Napoli e della sua area metropolitana. In esso si condensano tutte le contraddizioni della società urbana e dell’economia contemporanea: elevata disoccupazione, carenza di alloggi per nativi e immigrati, vetustà del patrimonio edilizio esistente e delle infrastrutture (strade, ponti e linee ferroviarie locali), abusivismo edilizio, elevato consumo di suolo. Accanto a queste situazioni di disagio strutturali e spaziali si riscontrano nelle periferie anche disagi che toccano l’ambiente e la qualità della vita delle persone che le abitano: danni all’ecosistema, discariche di rifiuti pericolosi generatrici di malattie e morte, inquinamento ambientale, criminalità e violenza che generano insicurezza e paura, esclusione sociale per le fasce di popolazione più povere costituite sia da nativi che da immigrati, infanzia abbandonata, crescita diffusa dell’analfabetismo, emigrazione giovanile, aumento della povertà relativa e assoluta, invecchiamento della popolazione, ecc. Nello scenario di generale implosione urbana, le periferie napoletane costituiscono l’anello più debole e la loro rigenerazione andrebbe inserita nel quadro di una rinnovata pianificazione economica, sociale e territoriale che lo Stato è chiamato a intraprendere.
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