…E se parlassimo un po’, ragazzi?

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Descrizione

La lettura del testo è coinvolgente e stimolante in quanto esso attraverso diverse formule comunicative (come l’inserto di citazioni e poesie intervallate alla trattazione in prosa) si configura come una sorta di “zibaldone”, che avvince il lettore in un dialogo serrato, rendendolo protagonista e non fruitore passivo di fredde informazioni e nozioni.
Proporlo alle scuole affinché possa diventare un compagno di viaggio delle studentesse e degli studenti è, pertanto, una opzione molto valida.

Maura Striano

Ho trovato in questo scritto soprattutto un grande amore per i giovani, la voglia di esprimere vicinanza, comprensione, affetto, voglia di ascolto. Troppe tematiche, troppi argomenti nello scritto? Potrebbe sembrare così, ma l’intento non è quello di un approfondimento scientifico, ma quello di sollevare interesse, di trasmettere messaggi positivi e soprattutto di stimolare una riflessione in una generazione che sembra difficile, ma che ha comunque voglia di dialogo e di confronto, non solo sui social.

Ettore Acerra

Il generoso sforzo educ/attivo di Imma Capasso, da decenni avvezza ad una “pedagogia dell’ascolto” sul campo, con l’intento di fornire una sintesi variegata di informazioni non soltanto scientifiche, preziose soprattutto ai divenenti: ragazze e ragazzi in formazione, suoi interlocutori privilegiati di cui l’Autrice ha piena fiducia, e che per lei hanno diritto non soltanto ad una crescita sana, ma anche alla felicità: conquistata innanzitutto attraverso la conoscenza, che genera consapevolezza.

Donatella Trotta

Più che informare è nostro compito “formare” le nuove generazioni, in una sfida educativa che arricchisca vicendevolmente e che miri, oltre ad implementare le conoscenze dei giovani, ad aprire le loro menti, ad ampliare il loro orizzonte di vita ed inculcare nei loro cuori valori e sentimenti che rafforzino la loro sfera emozionale e contribuiscano al benessere psichico… perché i giovani CREDONO e credono fermamente. Sta a noi adulti non rubar loro la speranza perché possano vivere i loro sogni.

Immacolata Capasso

 

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