Sur-reale. Il mio lockdown tra nostalgia e speranza

Reale Gabriella

10.00

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COD: 9788868668365 Categoria: Tag:
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Descrizione

Dalla cronistoria del lockdown alle riflessioni generali e personali sulle conseguenze dello stesso nella vita di ciascuno, il libro è diviso in due parti, che a tratti si ricongiungono e si fondono in una unica considerazione: quella della condizione surreale in cui la diffusione del covid 19 ha posto le nostre vite. La sospensione della vita ha tuttavia reso possibile e anche doveroso un approfondimento introspettivo e un resoconto del proprio vissuto, che è forse l’aspetto positivo di questo standby. Per l’autrice l’occasione è stata da stimolo a raccontare i tempi andati della sua generazione, analizzare le difficoltà del presente e volgere lo sguardo verso il futuro soprattutto per quanto riguarda temi a lei cari, come i giovani, i social network, il dolore e la speranza.

10 recensioni per Sur-reale. Il mio lockdown tra nostalgia e speranza

  1. Maria Francesca Caianiello

    Una lettura scorrevole dal linguaggio semplice ma raffinato . Uno scritto che lascia spiazzati perché e’ un racconto della nostra realtà , del nostro presente che ci appare tanto lontano pur essendo incredibilmente vicino, un excursus dei nostri ultimi (quasi 2 anni) che si conclude con la vittoria sportiva dell’Italia a luglio 2021 unico ricordo che si mantiene vivido nelle nostre menti , tutto il resto , rimosso.

  2. Franco Russo

    Ho letto tutto d’un fiato il bel libro di Gabriella Reale:una scrittura che si fa leggere, che scorre. Ho sempre ammirato chi sa scrivere bene (una dote che non tutti abbiamo).
    Ho apprezzato la capacità di raccontare un pezzo di storia recente (economica,politica sociale), con un punto di vista convincente, perchè molto equilibrato e niente affatto nostalgico (in effetti lo ammette anche lei che non è una inguaribile nostalgica). Il capitolo che ho sentito più vicino (forse per una particolare fase della mia vita che sto attraversando) è quello sul “dolore e l’ amore che può creare”, dove è citato Gennaro Biondi, autore della bella presentazione, che conosco e di cui ho grande stima.
    Infine condivido molto i riferimenti che mette a disposizione dei giovani (un cruscotto), richiamati nell’ultimo capitolo “Andare avanti e oltre la pandemia”, ma che in verità sono suggerimenti su cui ognuno di noi farebbe bene a riflettere attentamente.
    Non posso non fare i miei più sinceri complimenti a Gabriella Reale per il bel lavoro che ci ha regalato.

  3. Claudia Cennamo

    Il libro contiene un meraviglioso spaccato di storia “a volo di uccello” dalla seconda metà degli anni ‘70 ad oggi. Il lockdown è stato per l’Autrice lo spunto di una profonda riflessione sulla vita, sui valori di oggi e di ieri, sul passato e sul presente, chiudendo il cerchio sul futuro.
    La lettura è scorrevole, ma assolutamente non semplice né superficiale, gli argomenti trattati sono di grande rilievo e meritano attenzione.
    La diversità di opinione è fortemente contemplata, anzi è ricercata nel libro, e proprio il poter talvolta non essere d’accordo diventa il fulcro centrale del messaggio. La vena nostalgica che pervade lo scritto quando si narra di un tempo attuale non condiviso e l’aspirazione all’accettazione della diversità sono, a mio parere, i temi centrali, che configurano il limite che l’Autrice è tesa a superare, il superamento di sé attraverso la scrittura, l’introspezione filtrata attraverso la concomitanza degli accadimenti esterni. Ciò non ostante, gli aspetti che più colpiscono il lettore sono proprio quelli più diretti, ossia il coraggio di mettersi in gioco, la profondità delle tematiche e l’eleganza della scrittura.

  4. Riccardo Rosi

    Surreale è stata la condizione in cui il mondo è imprevedibilmente precipitato nei primi giorni del marzo 2020 quando il motore pulsante della routine quotidiana ha rallentato il suo ritmo fin quasi a spegnersi.
    Sullo sfondo desolante delle nostre strade deserte, Gabriella Reale ha preso la penna per tenere la cronaca di giorni irripetibili. E ha tenuto un diario per sé ma destinato a tutti noi, dove la storia collettiva si intreccia al filo dei ricordi personali. Intreccio a cui allude il calembour del titolo: Sur- Reale. L’autrice evoca abilmente, grazie ad una prosa asciutta e scandita da un ritmo ben calibrato, il clima dei primi giorni di pandemia. Un clima segnato dall’incalzare dei bollettini, dei lanci d’agenzia, dal susseguirsi dei provvedimenti. E ha il merito di riportarci ai primi giorni, quelli dello smarrimento e del tentativo di serrare le fila in una solidarietà che si manifestava nei flash mob, nei saluti dai balconi, negli slogan improntati al ottimismo.
    Ricordi di un passato prossimo che potrebbero impallidire nell’eterno presente imposto dall’impero della comunicazione globale.
    Gabriella Reale usa con disinvoltura diversi registri: dal diario familiare alla cronaca politica, dedicando le sue osservazioni più puntuali al profilarsi di una crisi per sua natura senza precedenti grazie alla sua formazione di economista.
    La sosta forzata, si offre presto tuttavia, come l’occasione per salpare verso un viaggio interiore che l’autrice affronta con il giusto equilibrio tra sincerità e riservatezza, dedicando molte pagine al ritratto di una generazione in cui molti non faticheranno ad identificarsi. Un ritratto affettuoso, non privo d’ironia, ma anche di spunti critici e momenti drammatici. Ma l’autrice non esita a scendere sul terreno più personale del microcosmo familiare dove ritrovare affetti ed un ancoraggio alle migliori tradizioni. Una donna calata nel nostro tempo ma non senza dubbi o disagi nei confronti di una realtà dominata, ad esempio, dal narcisismo dei social.
    È proprio in queste pagine più autobiografiche che emerge il ritratto di “una borghese illuminata” come Gennaro Biondi, amico e mentore, l’ha definita nella brillante presentazione.
    Una donna sostenuta da valori e ideali solidi e vissuti con profonda partecipazione come l’etica, la solidarietà, la fede, la famiglia. Mi piace pensare che, in questo senso, Gabriella Reale è una perfetta smentita all’accusa generica che viene lanciata alla borghesia napoletana che di volta in volta è descritta come assente, superficiale e disimpegnata.
    Un libro, insomma, che va letto per guardare al recente passato, per ritrovare qualcosa di noi stessi e proiettarsi nel futuro incoraggiati dalla speranza e sorretti dall’ottimismo della ragione.

  5. francesca di gennaro

    Emozioni e Fatti. Riflessioni e Paure. Vita privata e collettiva. Interiorità e competenze professionali. FamiglIa, scuola, lavoro, amici, personaggi… l’occasione per iniziare la narrazione è il LOCKDOWN. Ma poi si va OLTRE.
    La mia amica Gabriella, una giovane splendida donna, molto bionda e, per citarla, “quasi magra”, è stata capace di “mescolare” dati statistici ed episodi di vita privata- presente e passata- con la stessa scioltezza con cui mescola un risotto… da ottima cuoca e padrona di casa quale è. E tutto in 96 pagine! Fortuna che ci hanno riaperto!

  6. Elena Liberti

    Un libro, che contiene in sole cento pagine riflessioni profonde, mai banali, che vanno molto oltre la pandemia, con uno stile particolare e raffinato e un ritmo incalzante, che lo fa leggere tutto d’un fiato.

  7. Daniela Rea Ortolani

    “Le parole possono avere un potere straordinario e trasformativo, nel bene e nel male. Ma, spesso, sono utilizzate depredate del loro vero significato. Ciò accade perchè le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso sciatto e, soprattutto, inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti. Per raccontare dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, colore, suono, odore”. Ecco: tu lo hai fatto. Hai raccontato. Ed hai rievocato olfatto e tatto, ricordi e paure, catapultandoci indietro e strattonandoci avanti. Hai camminato , a passo prudente, nella pandemia e, con destrezza, in te e in ciascuno di noi, generazione X e non.

    Ho chiuso adesso il tuo saggio e torno alla mia vita col sorriso.

  8. Marisa Messina

    Sur-Reale:Sentimenti e valori di etica moderna
    Sur-Reale è un libro sull’etica moderna, che parte dall’osservazione realistica dei fatti per superarla con leggerezza alla luce di più profonde considerazioni etiche, politiche e culturali. Uno Zibaldone moderno, un diario intellettuale, pieno di sentimenti, in cui ritroviamo pezzi della nostra vita.
    Il libro è pieno di voli pindarici, come afferma la stessa autrice, che ha l’abilità di trascinare il passato nel presente, le vicende personali in quelle collettive.
    Per Gabriella Reale superare la pandemia significa trovare nell’amicizia, nella parità di genere, nel rispetto delle diversità, nell’autonomia, nella famiglia e nella fede i valori dell’etica moderna e la luce della speranza.
    A lei va il merito di aver saputo in tempo di pandemia vincere con intelligente lucidità la noia, che, per dirla con il Leopardi, è la più sterile delle passioni umane, perché è la madre del nulla.
    Marisa Messina

  9. Rossella Latorre

    Nel libro si legge “Cio che neghi ti sottomette, cio’ che accetti ti trasforma”. Da questa citazione famosa si coglie l’essenza dell’autrice. L’ energia e’ il tratto che la contraddistingue e questo libro ne e’ un esempio. La pandemia e il lockdown sono solo lo spunto da cui parte Gabriella per descrivere in modo appassionato e sincero il mondo che ci circonda. Dai social alla fede. Ho amato,in particolare, il capitolo sul dolore e l’amore che può creare. La descrizione del dolore, quello vero, che fa male al cuore è davvero intensa e struggente. Il dolore va accettato, vissuto. Non si può far finta di niente. Anche questo bisogna insegnare ai giovani. E poi mi sarebbe piaciuto conoscere Zia Matilda e le sue” amiche di livello” …insomma Surreale è pieno di spunti e suggerimenti per affrontare al meglio questa difficile epoca in cui viviamo.

  10. Marianna Cascone (proprietario verificato)

    Sur-Reale testimonia come il lockdown ci abbia permesso di riscoprire capacità latenti in tutti noi. Gabriella Reale però ha investito in modo originale e proficuo quell’esperienza “surreale” che dal 9 marzo 2020 ha catapultato ciascuno di noi fuori dalla propria vita ma dentro la propria casa e “dentro i propri affetti”, facendo del bene non solo a se stessa, ma anche agli altri. Lasciando, attraverso 100 pagine scritte in modo leggero e raffinato, una spazio di riflessione.
    Il libro, a tratti autobiografico, regala esperienze personali in cui il lettore può trovare conferma di quanto le esperienze familiari e sociali contribuiscano a essere le persone che siamo e il modo in cui affrontiamo la vita, raccontando o ponendo interrogativi su alcuni pilastri come l’educazione dei figli, il modo di vivere il dolore, la necessità di fare scelte anche impopolari.
    L’esperienza dell’autrice testimonia “non solo a parole, ma tramite le parole stesse” quanto quei valori siano ancora essenziali per formare le future generazioni.
    Dell’autrice, infatti, mi ha colpito l’impegno, lo sforzo intellettivo e la dedizione a formare in modo sano i suoi figli per prepararli ad affrontare il lungo viaggio della vita. Ruolo reso ancora più difficile dalla presenza di strumenti tecnologici nuovi da quelli che abbiamo avuto a disposizione nei famosi anni ‘80, oggi più veloci e più pericolosi, ma ancor più per l’esercizio contro corrente rispetto alla massa.
    Non viene affatto rinnegata la necessità di essere al passo con i tempi, ma il metodo. Perché il mondo potrà evolvere, ma senza regole, senza limiti, senza rispetto, senza struttura, senza valori, senza merito, senza capacità di affrontare il sacrificio, che mondo sarebbe…?
    Nel libro viene data voce in modo garbato al decadimento a cui assistiamo. Un’epoca in cui il concetto di democrazia si confonde con la possibilità di fare e dire ciò che si vuole, senza limiti, senza decoro, senza rispetto. Un’epoca dove l’assenza di struttura fa apparire come insopportabile ridurre la socialità, a tutti cara per carità, senza empatizzare con i dolori più grandi a cui assistiamo a livello globale. Un’epoca in cui tramite questi esempi, stiamo distruggendo la generazione futura.
    Credo che in sintesi il libro debba farci interrogare su quale mondo consegneremo ai nostri posteri se ciò che si trasmette non è leggerezza, ma solo grande superficialità, distrazione ed edonismo.

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