Nulla sarà come prima?

AA.VV.

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Descrizione

Una tavola rotonda. Sì, questo libro è una tavola rotonda. Un po’ come fece Re Artù riunendovi intorno i suoi 25 cavalieri. Qui a dar manforte ce ne sono una quarantina o giù di lì. Il nemico di Artù si chiamava Mordred, il nostro si chiama Covid-19 ed è molto più pericoloso sia per essere invisibile sia per essersi impossessato di quasi il mondo intero. Questo libro ne è una derivata. Ideato all’indomani dei primi eccessi pandemici del marzo 2020, ha subìto uno stop-and-go in sintonia con l’alternarsi della pandemia. Avrebbe infatti dovuto vedere la luce nell’autunno successivo, ma poi è stato necessario rinviarne l’uscita nel nuovo anno inoltrato. Per fortuna arrivano tanti vaccini, ma anche le varianti. Che sarà di noi? I cavalieri di questo libro provano, ognuno per proprio conto e nel proprio ambito, a rispondere a questa domanda. La quale, a pensarci, postula che qualche mutamento, anche di segno avverso, sia inevitabile. A cominciare dal mondo della Rete, che sta già andando alla grande e che potrà, fra l’altro, diminuire o aumentare le diseguaglianze sociali tra connessi e sconnessi, tra lavoro e non lavoro. Per continuare con l’italiano prevalentemente scritto, sempre più suddito dell’inglese di cui sta subendo supinamente tutte le intrusioni, anche quelle del tutto inutili. E la robotica dove la mettiamo? Da una parte ci aiuterà a vivere e dall’altra ci potrà portare a un processo di disumanizzazione. Stando alle risposte dei nostri cavalieri, le conseguenze si potranno riverberare su altri ambiti della nostra vita, compresi l’arte, gli spettacoli, lo sport, il turismo, la scuola, l’assetto sociale, e via così includendo la filosofia, l’economia, la storia, l’urbanistica, l’antropologia e in particolar modo la psicologia. Per non parlare della gastronomia, chi auspica che quella di domani sarà migliore e chi sostiene che la tradizione (“dal campo a tavola”) da sola non ce la farà. All’insegna della poesia è l’auspicio del nostro ultimo cavaliere: scienza e storia, umanità ritrovata, futuro fra natura e cultura, responsabilità della memoria… Se poi vogliamo saperne di più non ci resta, da àuguri, che consultare il volo degli uccelli.

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