La Crypta Neapolitana

De Angelis Fulvio, Di Costanzo Pasquale, Falconio Dino, Giancaspro Mauro, Mangone Fabio, Perna Massimo, Todisco Lucio

12.00

12.00

Loading...

Descrizione

Oggetto nel corso dei secoli di una tradizione letteraria enigmatica e complessa, che l’ha resa uno dei topoi più famosi dell’area flegrea, descritto e ripreso da artisti provenienti da tutto il mondo, la Crypta Neapolitana rappresenta all’attualità un luogo dimenticato, come dimenticata è l’aura che lo ha avvolto per secoli. D’altronde in larga misura non è più visitabile da anni.
Nata nel I secolo a.C. su progetto dell’architetto L. Cocceio Aucto, nell’ambito di una serie di interventi infrastrutturali mirati al potenziamento strategico delle vie di comunicazione e di approvvigionamenti idrici tra la città di Neapolis e i Campi Flegrei, è stata oggetto di successivi interventi migliorativi da parte di Alfonso d’Aragona, di Don Pedro di Toledo, di Carlo di Borbone e di Giuseppe Bonaparte, ed è stata trafficatissima via di comunicazione tra la città e i Campi Flegrei, fino alla sua chiusura alla fine dell’Ottocento, sostituita da una galleria a quota più bassa, l’attuale tunnel delle Quattro Giornate.
Ininterrotta la tradizione letteraria, che dal I secolo avanti Cristo a tutto l’Ottocento, ha testimoniato un interesse vivissimo per la Crypta e per il sepolcro di Virgilio, facendo del sito una tappa obbligatoria di viaggiatori, poeti e studiosi, nonostante le difficoltà di raggiungerlo attraverso un lungo percorso sul fianco della collina di Posillipo, percorrendo diversi sentieri scoscesi tra cespugli di rovi e orti.
Il posto è stato per decenni al centro delle feste di Piedigrotta, che hanno ripreso i riti pagani dedicati al dio Priapo, trasferiti nel culto della Madonna. Dal 1930, in occasione del ventesimo centenario della nascita di Virgilio, fu creato l’attuale accesso al parco e vi furono traslate le spoglie di Giacomo Leopardi.
Il Club Rotary Napoli Castel dell’Ovo dal 2014 sta attivando una serie di iniziative e di progetti a lungo termine per la promozione della conoscenza della Crypta Neapolitana, in sintonia con la sua fisionomia costituiva legata ai valori di civiltà e cultura della Magna Grecia e di Napoli greco-romana, voluti dal suo fondatore Giovanni Lazzara, con programmi concentrici: per la riapertura al pubblico della Crypta, per costruire un percorso pedonale e ciclabile, per farne un bene culturale da gestire con una governance condivisa tra pubblico e privato, per dare, insomma, un nuovo senso urbano a quei settecento metri di galleria romana scavata nel tufo.
Questa pubblicazione, dedicata ai temi che sostanziano i progetti del Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo, è una delle tappe fondamentali di un cammino che prende le mosse dallo sforzo di far conoscere innanzitutto la Crypta Neapolitana ai napoletani che poco o per nulla la conoscono.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “La Crypta Neapolitana”