A suon di parole

Toma Piero Antonio, Blandizzi Lino

20.00

20.00

Loading...

Descrizione

A suon di parole è più di un libro. È un libro di parole che si possono leggere e di canzoni che si possono ascoltare. Prima di tutto è lo sfizio di un duetto, un paroliere e un compositore, cioè uno che ha scritto i testi e un altro che li ha musicati trasformandoli in canzoni, e che insieme poi si confessano, ognuno per conto proprio, come ci sono arrivati. Infatti le parole delle loro confidenze e dei versi sono pubblicati nel libro mentre le tredici canzoni (più una) si possono ascoltare nel cd incorporato. Avventure e disavventure quindi di due amici che invece di dedicarsi ad altre cose della vita, preferiscono raccontarla con le parole e con la musica. Ecco cosa accade quando le parole diventano melodia. C’è però anche da puntualizzare che quando entrambi amano strizzare l’occhio verso la vanità tendono inevitabilmente a lasciarsi prendere la mano. Tutte queste canzoni non sono tanto riferibili a una persona, a un tempo, o un luogo preciso, ma si riferiscono a tutto ciò che sta prima, dopo e intorno, fra spazio e tempo, e che perciò getta le braccia al collo della comunità:
– Dall’acqua al caffè,
– Dalle tossicodipendenze all’amicizia,
– Dai migranti, quelli che accogliamo o che muoiono in mare a quelli più giovani di noi che se ne vanno all’estero, e tutti in cerca di un futuro,
– Dalla vecchiaia alle tante attrattive che fanno del nostro il Paese più bello del mondo,
– Dagli tsunami che ci colpiscono come la pandemia alle incombenze diventate indilazionabili come il rispetto dell’ambiente. Infatti se non lo assecondassimo pagheremmo le conseguenze: il clima che peggiora di giorno in giorno, l’inquinamento dell’aria e i ghiacciai che si sfogliano davanti a noi,
– Dalla storia alla cultura che rimangono il sigillo di una vita che è stata degna di essere vissuta,
Abbiamo riservato per ultimo il gioiello della raccolta, quella poesia di Luigi Compagnone che si augura che l’inverno, tutti gli inverni spariscano. Specialmente questo.
Come diceva Stevie Wonder, uno dei più grandi protagonisti della musica contemporanea, “la musica, nella sua essenza, è ciò che ci dà ricordi. E più a lungo una canzone esiste nella nostra vita, più ricordi abbiamo di essa”. Ma la musica, come nel nostro caso, è anche memoria del presente. Una canzone? “È teatro, film, romanzo, idea, slogan, atto di fede, danza, festa, lutto, canto d’amore, arma, prodotto deperibile, compagnia, momento della vita”: questa è la pagella onnicomprensiva di Georges Moustaki, famoso autore di Milord e Lo straniero. In effetti ogni “suono di parola”, per chi legge e per chi ascolta, è la tessera di un mosaico che ci appartiene e che alla fine si ricompone per rinascere…

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “A suon di parole”